
Chi non ha sognato da piccolo. Tutti abbiamo sognato. Poi man mano che gli anni passavano, i sogni venivano conservati e pochi prendevano forma, venivano realizzati.
Altri (sogni) cambiavano forma e sostanza, diventavano altri progetti, più per necessità che per scelta.
Mentre parlo di sogni, mi rendo conto che è un argomento complesso, frutto di tante implicazioni. E’ facile sognare, non costa niente. Realizzarli invece è un’altra cosa.
L’infanzia è una stagione della vita in cui l’adolescente assorbe tutto ciò che sente dalla famiglia, dalla scuola, dai mass-media ecc. i modelli di riferimento sono quelli che lo guideranno nell’età adulta. Alcuni sogni si realizzeranno, altri andranno poi a confondersi con le linee guida acquisite.
La curiosità, le prime passioni per la natura, per la musica, per il disegno sono quelle che formeranno la giovane vita. Avranno un effetto positivo oppure negativo, legato all’intensità degli stimoli ricevuti. Attraverso l’educazione, la formazione culturale il nostro piccolo grande uomo ha in sé i semi sufficienti per far crescere le sue caratteristiche.
Per inseguire un sogno, per farlo scendere dal cielo alla terra, ha bisogno di nutrimento, di passione, di tenacia, di perseveranza. Tutti i sogni hanno dentro di sé la potenza di essere realizzati. Possiamo allenare e preparare qualsiasi terreno per renderlo fertile, così le nostre esistenze le possiamo fertilizzare e renderle pronte a produrre prima germogli e poi le piccole grandi piante.
Quando non si accetta la quotidianità, quando scopriamo di aver bisogno di maggior formazione, di più strumenti, ecco che il focus sugli obiettivi diventa più chiaro. La sfortuna non esiste se non come alibi. Diceva Seneca che attraverso le asperità si arriva alle stelle. Nessun pasto è gratis. Però Attraverso le difficoltà la natura ci rende più forti e degni di realizzare i nostri sogni. Le difficoltà sono indispensabili, sono un accessorio importante delle nostre azioni. Non fermarsi, non rinunciare, il messaggio giusto è che non dobbiamo farci prendere dallo scoramento e dalla delusione. Chi persevera vince.
Chissà come ci consideravamo nella prima infanzia. Adesso, a prescindere da ogni rifiuto, resistenza sulle nostre capacità, quello che deve essere chiaro sono le nostre passioni. Mi piace avvicinarle a quello stato d’animo speciale che abbiamo avuto nella vita quando abbiamo conosciuto l’innamoramento. Quando si vive questa emozione, non si vede l’ora di raggiungere la persona amata. Ogni momento della giornata ci porta al pensiero di quella persona speciale, che ci ha fatto perdere la testa. Allo stesso modo bisognerebbe vivere altre passioni. Ogni giorno l’agenda dei programmi è nei nostri pensieri.
Non vediamo l’ora di aggiungere un mattoncino a quella costruzione che abbiamo in mente. La visione è chiara, la voglia di continuare anche, giorno dopo giorno incomincia a prendere forma. Perché “non esistono obiettivi troppo ambiziosi, esistono solo persone che si arrendono”.
Più siamo concentrati sul nostro obiettivo, più siamo sicuri delle nostre forze, dell’energie che sono pronte più la costruzione della nostra casa prende forma. Se tutte queste risorse che a volte ci stupiscono, somigliassero alla stessa chimica dell’innamoramento noi diventeremmo la quintessenza di noi stessi. Quando siamo concentrati tutto continua e scorre in modo positivo. L’aspetto deciso, l’atteggiamento flessibile, l’esistenza diventa più leggera. Noi esseri umani cosa abbiamo in mano affinché possiamo essere orgogliosi di quello che siamo? Non dovremmo avere una serie di fatti concreti che possono renderci più appagati, più sicuri di noi? In fondo sono le azioni che abbiamo portato a termine che parlano di noi. Io ce l’ho fatta non è altro che la somma di tutti gli obiettivi portati a termine, di tutte le azioni spese per realizzare i miei sogni. Se lasciassi il campo dove vorrei coltivare alle prime difficoltà, non raccoglierei nessun frutto. Chi l’ha fatto conosce le difficoltà iniziali a vangare. Quando il terreno è pronto la vigna incomincia a produrre i suoi frutti. Il contadino è contento, è appagato di aver realizzato il suo progetto.
Se hai difficoltà a raggiungere gli obiettivi, contattami