
Basta polemiche vivi sereno. Se vuoi, puoi dare un corso diverso alla tua vita.
Le polemiche sono il pane quotidiano di milioni di persone, per questo non vivono sereni. Secondo la definizione di Wikipedia, “Il termine polemica deriva dal greco che significa “attinente alla guerra”, e designa quindi una sorta di guerra, per lo più verbale, condotta contro un avversario detto bersaglio della polemica”.
Sembra un bisogno insito nella mente delle persone. Pare che non se ne possa fare a meno. Le polemiche nutrono la vita, anche se sono un’illusione di benessere, in quanto ci si libera di una tensione.
“Attinente alla guerra” non è un significato pacifico. Basterebbe questa definizione per cancellarle dal nostro panorama, da tutto ciò che sentiamo e vediamo. Il nostro Io si manifesta diviso com’è in due parti, Il grande Io, i valori, la saggezza ed il piccolo io, senso di rivalsa, rancori, invidia, rabbia e via discorrendo.
Spesso quando interagisci con altre persone, non c’è la fai proprio a non dire la tua fuori dalle righe, in un modo poco gentile, come se tu fossi al centro del mondo. Senti il bisogno di rimarcare, apostrofare, sentenziare. Hai bisogno di primeggiare, di farti largo e di metterti in mostra.
Lo fai in famiglia, con i parenti, con gli amici e con i colleghi. Serve a qualcosa?
Quando si aggiunge legna nel fuoco l’unico risultato è che il fuoco divampa di più, prende forza e spegnerlo diventa più difficile.
La mia storia è piena di episodi di polemica. Ricordo l’esame di maturità, più di quarantacinque anni fa, in cui durante l’esame orale, con il commissario di italiano, un sacerdote, sono stato molto polemico.
Gli anni successivi non sono stati molto differenti. Sentivo il bisogno di emergere, di essere più visibile, di attirare l’attenzione.
Inutile dire che in tutti quei casi, durante la comunicazione, il mio Ascolto vero era ridotto ai minimi termini. Quando parlavo non ero molto interessato ai discorsi degli altri, ero interessato solo ai miei. Dovevo essere presente, come se cercassi un qualche riscatto.
Le scelte nella vita, con un atteggiamento “attinente alla guerra” non posono essere scelte tranquille e pacifiche. Perdevo il senso del reale, inseguivo e spesso ero irruente verso i miei interlocutori, mi sentivo un messaggero di non si sa quale verità.
Le polemiche non fanno bene all’amicizia, all’amore, a scuola o nel sociale. Quando si dialoga non ci si mette alla pari con l’altro, anzi, si dovrebbe ascoltare con più attenzione, in quando quel momento diventa importante. Si acquisiscono nuove informazioni, ci si confronta, si fa esperienza e si cresce.
Il mio piccolo io era così pervaso da sentimenti di rivalsa che ostacolava il mio percorso. Fu così che grazie alla Mindfulness, incominciai a prendere coscienza che lasciare da parte il grande Io, non è per niente saggio, anzi, diventa una sorta di autolesionismo. Si rischia di diventare antipatici, poco apprezzati, allontanandosi dagli altri, salvo dire a sé stessi, “che gli altri sono antipatici e che ti emarginano”.
Noi possiamo raccontarci ogni sorta di racconto, chi ci può smentire? Quando cerchiamo il consenso degli altri a tutti i costi, quando remiamo solo per il nostro benessere, non siamo d’insegnamento a nessuno.
Quando feci il percorso per diventare Life Coach, ho avuto la fortuna d’imbattermi non solo in persone semplici e con tanta umanità, ma anche con parole come Ascolto attivo, che prima non ne conoscevo neanche il significato.
Se non conosci un avvenimento, un concetto, non puoi confrontarti ne saperne di più, lo ignori e basta.
Da allora ho incominciato a sforzarmi ad ascoltare di più, a concentrarmi sulle parole dell’altro, a frenare la mia esuberanza. Non è stato facile, tutt’ora combatto contro queste mie tendenze, però mi sto rendendo sempre più conto della situazione in cui mi trovo, dove freno quasi sempre il bisogno impellente di esserci.
A chi non è successo di parlare sopra le parole di altri. È un atteggiamento increscioso, in cui la bulimia del sentirsi sempre presente maschera ogni cosa.
Contrariamente, non alimentando il fuoco, poco alla volta si spegne. Basta polemiche vivi sereno.
Vediamo cosa possiamo fare per allenarci per frenare la nostra vis polemica:
1 Incomincia a diventare cosciente di come stai comunicando. Rendersi conto che il dialogo non è un ring dove vince il più forte, ma il posto dove s’impara, si accetta l’altro e il piccolo io è più un ostacolo che altro. Allenati a parlare di meno ed osservare di più. Più ascolti l’altro, più ti concentri su quello che dice e più diventi equilibrato, ti fai ammirare, impari e diventi più distaccato. Non ti fai prendere dal sacro furore. Deponi le armi. E’ difficile, ma ti procuri tanto benessere e la tua umanità aumenta.
2 Conosci te stesso. A partire dall’antica Grecia, questo concetto è diventato onnipresente sui libri, su internet, nei dibattiti. Se incominci ad osservarti, a vedere i tuoi gesti e sentire i tuoi discorsi quasi automatici, hai l’occasione di capirti meglio. Perché hai bisogno di polemizzare? Perché sacrifichi i discorsi degli altri per dare precedenza ai tuoi? Cosa cerchi? Perché combatti questa guerra simbolica?
3 Incomincia a rallentare. Nel linguaggio stradale, rallentare significa fare meno incidenti. Nel nostro caso, rallentare nella comunicazione significa dare più spazio agli altri. Subentra l’Ascolto attivo, ti concentri su tutte le parole che ascolti. Non sarai preso più dai tumulti emotivi di esserci a tutti i costi
4 Se ascolti l’altro riesci a controllare di più la tua voglia di polemizzare. L’altro si sente al centro, ti accetta volentieri, diventi più simpatico.
5 Non hai bisogno di polemizzare perché hai fatto pace con te stesso. Ti accetti, ti piaci, riconosci i tuoi pregi e i tuoi difetti. Cerchi la pace in ogni contesto. Basta polemiche, vivi sereno. Diventi più flessibile, non hai bisogno di stare su un ring per vincere. Tu vinci con te stesso tutti i momenti quando ti osservi e modifichi alcuni atteggiamenti egoistici. Riconosci i tuoi limiti del momento, è la miglior occasione per rafforzare il tuo grande Io.
6 Quando c’è tensione fermati e osserva. Quando sei sereno, senza nessun bisogno di prevalere, guardi gli altri con più distacco. Arrivi a stupirti perché vedi l’altro poco sereno, che vive nei rapporti con gli altri lo stesso impeto che provavi tu.
7 Riconosci le tue qualità. E’ il momento di guardarti e di vederti in un’altra luce. La tua Autostima sta crescendo, grazie al tuo lavoro, incominci a scegliere sempre più momenti di benessere. Le tue qualità ci sono, sono presenti e continua a coltivarle. Trovi più serenità a stare lontano dalle tensioni. Se dovessero ripresentarsi le tensioni e il bisogno di polemica, l’attività fisica regolare ti restituirebbe più pace con te stesso.
In conclusione, basta polemiche vivi sereno, la tranquillità ti arricchirà più della guerra. Ascolta di più, lascia che siano gli altri a trovare rifugio nelle polemiche. Tu, d’ora in poi, non ne avrai più bisogno perché ti vuoi più bene e non hai più bisogno di guerreggiare per vincere. Se hai delle difficoltà, Contattami per cominciare il tuo percorso di crescita personale e migliorare così la tua Autostima www.pasqualepuccio.it