Come mantenere in forma la nostra Memoria

By 13 settembre 2020Coaching
Come mantenere in forma la nostra Memoria 1 puntata

La usiamo sempre, non esiste atto umano senza uso della memoria, ma sappiamo come mantenerla in forma, in ottimo stato?

Dalla Grecia antica in poi, per poi passare dai Romani, fino alla scoperta della stampa, si è sempre pensato alla memoria come ad uno strumento indispensabile. Cicerone aveva le sue tecniche per memorizzare i suoi discorsi che poi faceva nel Foro, così come sono nate tante tecniche per ricordare quanti più dati possibili.

Con la scoperta della stampa a caratteri mobili nel 1455 a opera di Gutenberg, poco alla volta, man mano che i libri venivano sempre più utilizzati, si fecero meno pressanti le tecniche su come memorizzare. Mentre prima tutte le storie venivano tramandate oralmente, dove avere ottime tecniche era indispensabile, poco alla volta i testi scritti ebbero la meglio sulla mnemotecnica. Non era più necessario tramandare storie oralmente.

Torniamo a noi, ai nostri giorni.

Se ne scrive in molti giornali, è risaputo che “un organo se non lo usi lo perdi”. Sappiamo dei muscoli che se non sollecitati spesso perdono spessore e tonicità. La memoria è insita nel cervello, anch’essa non sfugge alla stessa legge che riguarda i muscoli. Diamo per scontato che tutto vive e funzioni senza limiti.

S’incomincia da giovani a dimenticare, dopo i cinquant’anni a maggior ragione il nostro cervello avrebbe più bisogno di manutenzione. Le fasi sotto elencate, bisogna dirlo, fanno  bene a qualunque età. Spero che molti ne siano consapevoli. Il declino cognitivo fa parte della vita, però lo si può rallentare, mantenendo una buona plasticità mentale, a cui non sfugge la memoria, fino a tarda età. Siamo pronti per questo piccolo viaggio al fine di migliorare le nostre performance mentali e cognitive? L’attenzione, la concentrazione, la memoria, il ragionamento, il calcolo, l’immaginazione, orientarsi nello spazio e nel tempo, il linguaggio più articolato, la costruzione delle frasi, la velocità dei riflessi, tutto può essere stimolato e quindi migliorato. Gli argomenti su cui ci soffermeremo sono tanti, oggi faremo una breve escursione su alcuni argomenti. Sarà nostra cura, visto che l’argomento è appassionante, ritornarci nelle prossime puntate. Da persona curiosa e informata ho diviso questa breve introduzione in 10 punti. Accendiamo i motori e partiamo:

1 Il calcolo: fare calcoli mentali ringiovanisce il Cervello. Ci sono tante tecniche di calcolo, racconto quelle con cui io mi esercito spesso. A scuola abbiamo appreso le tabelline, incominciamo dove finisce la classica tabellina. Facciamo i quadrati dal numero 11 in poi. Per esempio, 11 x 11 = 121, numero da ottenere con  calcolo mentale, immaginare una moltiplicazione, memorizzare il risultato. Io sono arrivato fino a 49 x 49. Nei prossimi articoli descriverò alcune tecniche per memorizzare i numeri ed i relativi risultati.

2 la lettura: leggere stimola le sinapsi, i collegamenti tra i neuroni, più se ne creano meglio stiamo. Le demenze distruggono queste connessioni, più riserve abbiamo più si  ritarda il processo degenerativo. Per chi legge poco consiglio i libri di avventura e di storie dei ragazzi della scuola dell’obbligo, sono le basi per sollecitare l’immaginazione, le emozioni ecc. Munirsi di matita, di quaderno e di gomma. Sottolineare le parole che più ci piacciono, riportarle sul quaderno. Riportare anche le parole per noi più complicate, su cui possiamo poi documentarci meglio.

3 L’ascolto: da adesso in poi alleniamoci ad ascoltare con più attenzione tutto quello che  ascoltiamo. Come se facessimo delle continue fotografie alle parole che ascoltiamo. Diventiamo più partecipi, il nostro ascolto diviene più attivo e la  memorizzazione migliora. Cerchiamo di mantenere l’attenzione viva.

4 Concentrazione: La concentrazione va coltivata. Nessun seme può nascere senza cura. Quando ascoltiamo concentriamoci di più e facciamo nostre le conclusioni. Rispondiamo in modo attivo agli stimoli dell’ambiente. Pensiamo  alle attività giornaliere che ci aspettano,  aggiungiamo di più,  miglioriamo, progettiamo. Valorizziamo quei momenti in cui si riflette di più.

5 Memorizzare. Partiamo con cinque parole al giorno, dopo averle scritte su un foglio, incominciamo a memorizzarle. Se sono nomi di persone abbiniamole ai nomi di persone conosciute. Per le altre ripetiamole spesso. Oppure  quel nome immaginiamolo dentro una credenza, dentro una tazza o in un altro luogo della casa. E’ risaputo che qualsiasi immagine deformata, esagerata, viene ricordata di più dal nostro cervello. Se deformiamo l’immagine di una parola, se la rendiamo più strana, la ricorderemo con più facilità. Per ricordare gli oggetti è opportuno collocarli mentalmente in un determinato posto. Faccio un esempio: coltello, cappello, scarpe, mano. Il coltello nella mia immagine mentale lo ficco in quel muro, il cappello lo poggio sul lampadario, le scarpe sono nel lavandino, la mano sarà incollata sul tavolo. Provate a mettere 20 oggetti, collegati uno all’altro, e li ricorderete tutti! ritorneremo nelle prossime puntate su questo argomento.

6 Attività motoria: l’attività fisica è il sale della vita. Da più gusto e senso alle vicende quotidiane, stimola la circolazione e il cervello ringrazia. Camminiamo tanto, costa niente, è tutta salute. Naturalmente dopo aver chiesto al nostro medico se non ci siano delle controindicazioni.

7 Alimentazione: mangiare in modo sano e non casualmente quello che si trova in cucina, è il migliore carburante per il cervello. “Occupa solo il 2% del peso corporeo, ma il cervello consuma oltre il 25% del budget energetico dell’organismo.”  Frutta secca, noci, nocciole, ecc. anche in questo caso il nostro medico, in base al quadro clinico, può darci dei buoni consigli.

8 Apprendimento di una lingua straniera: stimola la nostra memoria conoscendo più vocaboli. Parlare due lingue ritarda il rischio Alzheimer. E’ un’ottima ginnastica cognitiva, riconoscere le parole apprese in TV, su internet, sui media. Poter Chattare con tante persone di paesi diversi.

9 Le relazioni interpersonali sono essenziali nella nostra vita, vanno aumentate e migliorate, prestare una particolare attenzione. Si vive meglio, ci si sente appagati, importanti, a patto di essere veri, sorridere di più, migliorare nell’ascolto, aiutare gli altri nei momenti del bisogno, da un senso speciale alla nostra vita. Stare assieme e unirsi agli  altri, ritarda i problemi che in genere insorgono quando ci si sente soli, sconfortati e melanconici.

10 Uno scopo giornaliero allunga la vita, la colora di più e la rende più leggera. Curare delle piante, curare degli animali, visitare i meno fortunati, leggere riviste/quotidiani, insegnare a chi è meno fortunato.

Tutti questi training cognitivi fanno bene e cambiano la qualità della vita. Sono allenamenti stimolanti per il cervello e per il nostro benessere intrapsichico. Ogni azione è un ottimo investimento, in quanto facciamo manutenzione per lo strumento più importante del nostro corpo. I miglioramenti sono significativi e non ultimo il tono dell’umore che migliorando ritarda il deterioramento delle capacità cognitive. Se hai difficoltà ad organizzarti o senti il bisogno di essere aiutato in questo percorso Contattami.

Pasquale Puccio

Author Pasquale Puccio

Sono Laureato in Scienze Politiche. Ho lavorato 30 anni presso un Ente Pubblico Mi sono abilitato Coach professionista nel 2019, e faccio parte di A.Co.I. Associazione Coach Italia.

More posts by Pasquale Puccio

Join the discussion One Comment

Modifica Preferenze Cookie