Come superare il vuoto affettivo

By 7 febbraio 2022Coaching
come superare vuoto

open-boxChi non ha vissuto, anche per poco tempo, una volta nella vita, un vuoto affettivo? un vuoto in cui si manifesta una mancanza di qualcosa, affettivo ed esistenziale. Alcune volte è chiaro, la perdita di una persona cara, la fine di una relazione affettiva. Altre volte, invece, il vuoto è legato a vicende  passate, attaccamenti, nostalgie, riflessioni “rumorose” della mente.

Come superare il vuoto affettivo è un problema che può essere risolto sopratutto con l’impegno e  la determinazione. Tante sono le strategie che possiamo mettere in atto al fine di superare gli ostacoli. E’ facile lamentarsi e rimpiangere il tempo passato. E’ molto importante lavorare sulla consapevolezza, essere consapevoli del lavoro da fare e, molto importante, mettere in campo un nuovo atteggiamento  al fine di colmare questo gap. E’ risaputo che non c’è vuoto che non venga riempito. Noi desideriamo che dentro vi trovino spazio progetti di vita e benessere personale, ma può essere colmato anche da brutte abitudini.

E’ certo che non possiamo fermare gli eventi della vita, grandi o piccoli che siano; possiamo invece accoglierli ed elaborarli  diversamente. Questo lavoro è necessario per vedere   ogni avvenimento con occhi nuovi, e, volendo, possiamo dare tante  etichette a  tutto quello che la mente ci propone. Reinterpretare i fatti. Ci possiamo riuscire perché abbiamo tutti gli strumenti interiori.

hopeQuando si perde una persona cara, si dice che il tempo sana ogni cosa. Oltre al tempo, che può avere una lunga durata, si deve gestire il tempo differente dal solito, creando nuove opportunità e nuovi percorsi esistenziali. Far pace con il passato è accettare la speranza come progetto.

Il passato non si può cambiarlo, si può cambiare il presente, attraverso piccoli passi, nuovi ed originali, dove conta l’impronta personale. Dare un senso alla vita, appartenere ad una comunità, avere più  rapporti amichevoli, sono queste proposte che creano senz’altro atteggiamenti positivi.

Come dice un detto popolare, “chi dura  vince”, esprimendo in tutto questo la possibilità di risolvere le difficoltà, a patto di non arrendersi. Niente è scontato, invece bisogna lavorare sulle nostre paure, sul senso di inadeguatezza.

Vivere momento per momento, è il titolo dell’ottimo libro del dott. Kabat Zinn, uno psichiatra americano. Deve diventare l’obiettivo principale, perché sono tutti i momenti che si vivono quotidianamente che possono decidere la qualità della vita.

telescopeGuardare a tutto quello che succede intorno, anziché limitarsi a vedere solamente.

Alcuni vuoti creano:

Noia: Sensazione di malessere interiore, connesso a una condizione di appiattimento e monotonia, talvolta associato a impazienza, irritazione, disgusto. L’avvilimento della mente che deriva da mancanza d’interessi o da passività nei confronti della vita.

Nostalgia: stato d’animo consistente nel pensiero continuo a ciò che è trascorso o è lontano, nostalgia dell’infanzia, degli amici passati, di un rapporto affettivo, rimpianti.

Delusione: Disagio provocato da un risultato contrario ad aspettative, speranze, previsioni.

Mancanza di senso alla vita: Se il senso della vita viene a mancare, “Cosa ci faccio qui? Cosa sto facendo?” allora ne parlo con un amico, con un esperto, può darsi che stia scivolando in una deriva pessimistica.  Queste domande possono avere più significati. Quello positivo, sono curioso, mi domando e indago sulla vita. Oppure possono nascondere difficoltà esistenziali, difficoltà a gestire la propria vita. Una sensazione di estraneità a ciò che stiamo vivendo in quel momento. Dare un significato a tutto ciò che progetto rende piacevole e stimolante le cose da fare. Diventa un aspetto affascinante, perché incominciano a cambiare direzione i pensieri. Dal vuoto al pieno.

Dal vuoto esistenziale può nascere la malinconia. Come superare il vuoto affettivo, non è un’impresa impossibile.

celebratingPurtroppo quasi sempre  ignoriamo quello che stiamo vivendo, per mesi o per anni, e ogni volta che si ripresenta la sofferenza, la soffochiamo. E’ l’effetto del palloncino, si comprime l’aria finché, un giorno, non c’è un’esplosione e diventa tutto più complicato. L’apatia  diventa un “Non Senso” generale, che condiziona tutto. L’apatia è un sintomo importante: chi se ne accorge, chi ne diventa cosciente,  è già a metà del lavoro su sè stesso. Trascurarsi,  “trattare male un sintomo” porta a sensazioni di melanconia, tristezza.

Il vuoto esistenziale può essere erroneamente colmato:

dal cibo: esso rappresenta  una metafora della vita. Dovremmo  mangiare per nutrirci, in realtà il cibo diventa l’appagamento  più importante, più di ogni altra cosa. Il nutrimento diventa un fattore secondario; quello che mangiamo è un Amico, un Compagno, un Fidanzato, un Amore, la Sessualità. Poche cose nella vita diventano la somma di tanti bisogni.

L’alcol è un’esca che porta dove spesso non si vuole andare con le proprie gambe, per carenze di emozioni o per scarsa Autostima. Esso crea una frattura tra l’aspirazione ad una vita migliore e la realtà di tutti i giorni.

L’effetto di curarsi poco di sé può diventare un rimuginare verso il passato, sentirsi inferiori, può avvicinare a situazioni complicate.

questionEcco alcune  domande che possono aiutare a capire:

1 Ho mai investito risorse su di me? Se negativo questo è il momento. Palestra, viaggi, formazione, musica, amici.

2 Mi conosco abbastanza? mi osservo? di cosa ho bisogno? un inventario dei nostri bisogni. Scriverli è essenziale. E’ un contratto con noi stessi.

3 Da dove posso iniziare? aver consapevolezza di poter cambiare rotta, di procedere per piccoli passi, denota un desiderio di uscire dalla stagnazione.

4 Come stimolo la curiosità? la curiosità deve essere allenata con la lettura, con le camminate, con l’ascolto di più fonti d’informazione. Come per il cibo, assaggiare più conoscenza per migliorare il gusto ed assaporare il piacere della vita.

Concludendo, questo articolo è fatto di considerazioni, di domande, di proposte. Il vuoto esistenziale ed affettivo sono argomenti molto vasti. La persona che diventa curiosa troverà nella vita di tutti i giorni, in libreria, tra le varie comunità di volontariato, tra amici, società sportive, culturali, gli stimoli per completare la propria formazione. Fino all’ultimo respiro noi apprendiamo, conosciamo ed usiamo tutti i nostri sensi. Se vuoi essere supportato  lavora con me. www.pasqualepuccio.it

Pasquale Puccio

Author Pasquale Puccio

Sono Laureato in Scienze Politiche. Ho lavorato 30 anni presso un Ente Pubblico Mi sono abilitato Coach professionista nel 2019, e faccio parte di A.Co.I. Associazione Coach Italia.

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