
Le relazioni sono il sale della vita, sono talmente importanti che è impossibile concepirne la mancanza. Si deve a John Donne (1572-1631) l’espressione “Nessun uomo è un’isola, completo in sé stesso; ogni uomo è una parte del tutto”.
Avere delle relazioni è abbastanza semplice, avere delle BUONE relazioni, decisamente meno. La gelosia, i rancori, il narcisismo, l’egoismo, la permalosità, e molto altro, a volte non aiutano…. ma per fortuna, si può imparare.
Le questioni nascono quando abbiamo consapevolezza che potremmo migliorare nei rapporti con gli altri, perché non siamo soddisfatti, pur coscienti che tutto dipende da noi. Come in tante situazioni, spesso bastano pochi accorgimenti per migliorare. Il lavoro da svolgere su sé stessi richiede una motivazione, passione per il futuro, lasciandosi alle spalle il passato.
Già un secolo fa Dale Carnegie, con il libro “Come trattare gli altri e farseli amici” a veva scritto alcuni principi memorabili. Tra gli altri “Non criticare, non condannare, non recriminare” sono alla base di tante buone relazioni. Criticando non mettiamo forse in pericolo i rapporti? L’autore parla, giustamente, della critica come appagamento del nostro ego. Non critichiamo, non condanniamo e non recriminiamo per definirci più bravi, più saggi, più accorti degli altri?
Confucio ci ricorda “non lamentatevi della neve sul tetto del vicino, se non l’avete ancora spalata nel vostro uscio”.
Ecco allora alcuni stratagemmi utili a migliorare le relazioni:
Allenare la capacità di ASCOLTARE. Ascoltare l’altro significa prenderlo seriamente in considerazione. Mettere da parte le nostre opinioni e la nostra voglia di protagonismo e dare spazio all’altro. Vi capita mai mentre parlate che chi vi ascolta anticipi le parole che state per dire, oppure vi parli sopra e inizi a raccontarvi di quando la stessa cosa che state raccontando è successa a lui, oppure minimizzi ciò che state dicendo con un semplice “non ti preoccupare”? Ecco, NON VI STA ASCOLTANDO.
La cosa capita a tutti noi…ed è dovuta al fatto che siamo esseri che hanno bisogno di attenzioni, di sentirsi apprezzati e per farlo preferiamo essere noi a raccontarci piuttosto che lasciare la scena agli altri.
Ecco per avere delle buone relazioni, dobbiamo imparare a lasciare la scena, dedicare del tempo e attenzione all’altro. Frenando la voglia di prendere parola ad ogni costo, oppure di snocciolare consigli, ma concentrandoci sui bisogni dell’altro.
Non giudicare: ricordiamoci che ognuno di noi ha, un vissuto, una percezione e un modo di affrontare la vita diversi. Valutare quindi le azioni altrui partendo dal nostro punto di vista non funziona. Abbiamo a che fare e siamo noi stessi creature governate non dalla logica ma dalle passioni, impastate di pregiudizi e mosse dall’orgoglio e dalla vanità. VOI NON SIETE LUI. Cercate di restare neutrali, di ascoltare, di prendere in considerazione il punto di vista e lo stato d’animo dell’altro, solo così se verrà richiesto, potrete fornire un feedback di valore.
Allenare l’empatia per sintonizzarsi con l’altro. Cercate di mettervi nei panni dell’altro e di capire qual è il suo stato d’animo, come si sente, con che fine vi sta raccontando una determinata cosa, di cosa ha bisogno in questo momento.
Sorridere crea un clima positivo, elimina le tensioni, apre tante porte.
Fare dei complimenti VERI, crea feeling, migliora l’accettazione di entrambi, mettiamo al centro l’altro e lo apprezziamo. Tutti abbiamo bisogno, come dell’aria, di ricevere complimenti. Fanno molto bene e mettiamo tanti mattoncini per costruire una sana relazione.
Avere fiducia in sé stessi e negli altri. Con la diffidenza si fanno solo due passi e poi ci si ferma. Non si crea valore, si sbriciolano le relazioni. Chi ha fiducia in sé stesso ha molte possibilità di fidarsi degli altri.
Allenarsi a gestire la rabbia, questa emozione a volte è causa di relazioni instabili. Capire perché l’altro ci susciti rabbia è arrivare a buon punto del percorso. Considerando che gli altri non sono responsabili delle nostre emozioni, il nostro passato è solo nostro, non può essere condiviso, la comprensione ci può salvare da tante incomprensioni.
Chiedere scusa, le incomprensioni portano a momenti di chiarimento indispensabili, di spiegazione, di comprensione. Insomma bisognerebbe trasformare il veleno in medicina, che nel lessico buddista significa trasformare in opportunità una situazione pericolante. Fare un passo indietro, ammettere di aver sbagliato è importante, una relazione per noi importante, vale più di ogni personale vittoria personale.
ALLENATEVI IN QUESTE PRATICHE,
Avere delle relazioni sane migliora la vita, Le relazioni hanno bisogno di tutta la nostra attenzione. Il percorso non è semplice, sono richieste tutte le nostre capacità di coraggio, di costanza e di perseveranza. Allora tutto l’impossibile lo possiamo rendere possibile, dipende sempre da noi! Diceva Carlyle “Un grande uomo mostra la sua grandezza dal modo in cui tratta gli altri”.
Se trovi difficoltà nel metterti in relazione con gli altri e pensi di avere bisogno di supporto, contattami