Giocare per allenare la mente

By 24 ottobre 2020Coaching
come i giochi allenano la mente

Giocare fa bene a tutte le età. La capacità e la voglia di gioco dovrebbe essere sempre presente nella vita di una persona.

Quando cessiamo di giocare  invecchiamo veramente. Perché è molto importante giocare, non solo da bambini, ma anche da adulti? Perché apporta tanta vitalità ed è implicito nella sua natura la gratificazione, lo star bene. Produce ottimismo, ci offre tante novità, stimola il sistema immunitario, incentiva la capacità di comprendere gli stati d’animo e le emozioni degli altri, senza a volte ricorrere alla comunicazione verbale. Crea un senso di appartenenza e dello stare assieme come Comunità. Si crea un valore aggiunto visto come allenamento alla flessibilità del corpo e della mente. Il gioco diventa invenzione, scoperta di nuove cose. Uno spaccato della Leggerezza è anche rincorrersi con figli o nipoti, dilettarsi a ping pong, a carte o a i giochi di società.

Gli adulti seriosi prendono tutto sul serio, come se tutto il resto fosse distrazione e superficialità. Il gioco nella sua definizione più ampia se l’applicassimo ai rapporti umani essi sarebbero  più elastici, più tolleranti, con battute leggere, si sdrammatizza e il gioco arriva anche a sciogliere le tensioni.

Detto in altro modo, stiamo parlando di relazionarsi in modo più leggero, più creativo con tutti gli altri.

L’adulto che sa mantenere vivo il piacere del giocare impronta in modo più leggero i rapporti umani. In  questo modo non sfugge il valore pedagogico del gioco. L’ironia, la battuta ilare garbata, capacità di risolvere i problemi con lo spirito semplice dei ragazzini.

Mantenendo questa forma mentale così agile, appunto non si invecchia mai. Scherzare, alleggerire il clima circostante, costruisce e migliora le relazioni.

Non è vero che non facciamo difficoltà ad entrare in relazione con una persona briosa e leggera? Non sono queste persone con cui ci si relaziona più facilmente?

I musoni, le persone pesanti non facilitano la Comunicazione.

Durante il gioco si chiacchiera, si parla, ci si burla, pensiamo al gioco delle carte, al gioco della dama, giochi da tavola, durante il gioco ci si diverte, si ride, si partecipa. A parte il gioco delle carte, il solitario, giocare è sempre un momento di comunità, di appartenenza, di stare bene assieme. Se anche l’approccio alla lettura diventasse leggero come un gioco, ecco che l’accoppiata divertimento e lettura non sarebbe incompatibile e difficile da mettere assieme.

E tu, cosa fai per divertirti?  Quando è stata l’ultima volta che hai giocato come un bambino a nascondino?

Ho pensato a 6 momenti per allenare la mente, giocando e leggendo:
1 Stare assieme agli altri è divertente, è un ottimo ansiolitico. Scioglie la tristezza ed i problemi di qualsiasi natura si dimenticano. Creando dei momenti di aggregazione, dal mangiare, all’attività sportiva, al ballo, stimolano la nostra mente diventiamo più soddisfatti e appagati, che è quello che spesso ci manca, poi si rallenta il declino cognitivo e fisico che non è poca cosa.

2 Giocando s’impara e ci arricchisce, ci crea più curiosità e più stimoli. Sin dalla tenera età, giocare è un momento di straordinaria importanza. La leggerezza è il vocabolo più appropriato. Impariamo nuovi giochi, nuove regole, nei cruciverba si apprendono tante cose, quello che ci vuole per tutti, far muovere di più i circuiti del cervello.

3 Letture e scambio di libri e di pensieri. Anche se in Italia si legge poco, sarebbe molto interessante avere dei momenti di scambio di libri che si son letti, condividendo sensazioni critiche e progetti. Non si invecchia frequentando gli altri, anzi, io, assieme ad altri, sosteniamo che si ringiovanisce. Dove ci si attiva, dove c’è un progetto, c’è la nostra intelligenza emotiva che si muove.

4 Cruciverba dama e scacchi. Ognuno sceglierà il gioco che più gli piace o di cui ha esperienza. Io ho conosciuto il ballo, il cruciverba la dama e gli scacchi. Mi hanno apportato una miniera di positività e di buone sensazioni di stare con gli altri. Il cruciverba è per definizione un gioco solitario, può essere condiviso con altri per migliorare la conoscenza immediata anziché aspettare del tempo per le domande più difficili.

6 Scambio in rete con amici lontani e vicini. Quando si parla di rete alcuni anziani e qualche giovane manifestano diffidenza. Niente di più sbagliato. Il nuovo è il sale della vita, intanto perché conosciamo cose nuove, ci confrontiamo con le difficoltà, e ne usciamo senz’altro diversi. Pensiamo all’uso di Skype, di Zoom per le video chiamate. Altre App permettono di fare altrettanto, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Amici lontani che vivono in un altro continente, nipoti e altri familiari, la rete, mai come in questo momento, è molto utile. Azzerati i costi al consumo del telefono, chiamiamo quando vogliamo, in libertà  senza consumare altri denari.

7 La Caccia al tesoro potrebbe essere la caccia a trovare un oggetto, come s’intende di solito. In casa e sopratutto fuori casa, ma penso ad un altro significato altrettanto importante, caccia al tesoro che non conosciamo e che è dentro di noi. Quanti talenti e capacità sono ancora sconosciuti? attiviamoci per rendere la nostra vita più attraente e spiritosa. La mente ringrazia!

Con questa carrellata di fasi, penso che possiamo trovare veramente tutto quello che ci serve per il divertimento e la conoscenza, tutto a portata di mano. Dove vivremo delle esperienze indimenticabili, con l’augurio che il bambino che era in noi continui ad esserlo ancora. Se hai delle difficoltà a relazionarti Contattami.

Pasquale Puccio

Author Pasquale Puccio

Sono Laureato in Scienze Politiche. Ho lavorato 30 anni presso un Ente Pubblico Mi sono abilitato Coach professionista nel 2019, e faccio parte di A.Co.I. Associazione Coach Italia.

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