La gentilezza può cambiare il mondo

By 28 settembre 2020Coaching
La gentilezza salva il mondo

Come può un piccolo gesto cambiare il mondo?

“Chi non si adatta alla gentilezza, per lo più paga il fio della propria superbia” (Fedro) “Solo le persone gentili sono veramente forti” (James Dean).

La gentilezza è cortesia, disponibilità, è ringraziare, è dare un sorriso, è associata alla generosità, è coltivare la saggezza, è sintomo di maturità, è uno stile di vita. Le parole gentili sono gratis, ma rendono le persone che danno gentilezza più ricche. Nei momenti di difficoltà migliora i rapporti e ci rende più sensibili.

Si può dire senza ombra di dubbio che la gentilezza è il sale della vita.

La gentilezza non nasce dal caso, è una scelta. Si può vivere bene in un mondo di relazioni arido e freddo? Proviamo ad essere gentili per un momento, cosa succede? Un piccolo gesto che diventa grande, che migliora i nostri rapporti, perché la gentilezza non è collegata alla debolezza, anzi, è un gesto di forza.

In un mondo sempre di corsa, dove non si guarda nessuno, tutti siamo presi da mille pensieri, vivere il momento dell’incontro con educazione, rispetto, con atteggiamenti non ostili, ma positivi, fanno della gentilezza un ottimo ed ecologico modo di vivere.

La gentilezza è un’arte che si apprende. Io ho selezionato alcuni punti, che trovo fondamentali.

La Gentilezza:

E’ accoglienza. Sentirsi parte del mondo, umani tra umani, accogliere è sinonimo di pace, di sentirsi a proprio agio, senza distinzioni di etnia, di religioni, di status economico. Ti accolgo perché sei simile a me, apparteniamo e condividiamo le sorti del mondo, tra di noi non ci sono barriere.

E’ una barriera alla solitudine. Mi sento in comunione con gli altri, non ho paura, mi sento forte, partecipo e condivido. Chi si allontana vive la solitudine e l’emarginazione.

E’ un messaggio di empatia e accettazione. Non mi sento un’isola, comunico con gli altri, non ho filtri ne pregiudizi. Accetto senza riserve.

E’ uscire dall’individualismo perché ci apre agli altri. Diventa una comunicazione verbale positiva, i problemi non vengono prima della gentilezza. Costruiamo  ponti e demoliamo barriere. Questo è il cambiamento!

E’ un momento di incontro che inizia con l’ascolto. Metto l’altro in condizioni di esprimere il suo pensiero senza che io prevarichi. Ascoltare è fonte di gentilezza e di attenzione, significa che gli altri con cui parlo hanno piena dignità di esprimersi. Senza di questi momenti la gentilezza è solo un nome.

E’ favorire lo scambio quando il pensiero dell’altro s’intreccia con il mio senza subordinazione di nessuno. Il mio punto di vista non è più importante di quello degli altri. Sono pensieri diversi ma uguali nello stesso diritto di essere rappresentati. Una buona gestione della comunicazione ottimizza le nostre risorse, valorizzo l’altro, valorizzo me stesso.

E’ un gesto di tolleranza e di fiducia. Considerando che la parità di trattamento non è molto praticata, la gentilezza fa bene a tutti, a chi parla e a chi ascolta. Fa bene perché è anche un esercizio per lasciar spazio e moderare il proprio linguaggio, è allenamento ad ascoltare il pensiero e i bisogni di chi sta parlando. Ho fiducia, sono convinto che dal confronto possono nascere nuove idee.

E’ un toccasana. Dove c’è un atteggiamento positivo, si allontana l’aggressività e si tiene lontano l’intolleranza. Senza autocontrollo una discussione può degenerare. La gentilezza è una grande scuola sia di benessere che di gestione delle proprie pulsioni.

In conclusione la gentilezza è trattare bene gli altri, offrire un metodo di empatia, di miglioramento dei rapporti. E’ costosa? Se per costoso intendiamo la capacità di tolleranza, di autocontrollo, di buttare il cuore oltre l’ostacolo, la gentilezza non è un costo, anzi è un grande valore aggiunto.

Sarebbe un costo l’effetto contrario. Vedere gli altri come ostacoli, come limiti al nostro strapotere. In famiglia, nei posti di lavoro, nei luoghi che frequentiamo abitualmente, tutte le difficoltà vengono superate dal modo diverso di interagire, dove il rispetto dell’altro diventa opportunità, disponibilità, generosità.

Apprezziamo la gentilezza fino al punto che possiamo cambiare negozio o professionista se troviamo persone poco gentili. Le persone scontrose, aggressive, non ci piacciono; non c’è umanità, ne partecipazione.

E’ credere in un mondo dove la pacatezza e il sorriso sono alla base della nostra Comunità e fanno la differenza. Se hai difficoltà a relazionarti con gli altri ti posso aiutare Contattami.

Pasquale Puccio

Author Pasquale Puccio

Sono Laureato in Scienze Politiche. Ho lavorato 30 anni presso un Ente Pubblico Mi sono abilitato Coach professionista nel 2019, e faccio parte di A.Co.I. Associazione Coach Italia.

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