
La musica è fonte di benessere e di gioia, è così potente che cura l’animo umano.
Già Platone, nell’antica Grecia, tra il 400 e il 300 a.c. diceva: La musica è una legge morale. Essa dà un‘anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza, e la vita a tutte le cose.
La forza della musica la sentiamo in ogni momento, è sotto le nostre orecchie. La sua potenza vibra in ogni corpo disponibile all’ascolto.
Può modificare le emozioni, la mente, il fisico. Arriva dove le parole si fermano. Questo è molto importante perché la musica è come un fiume carsico, lavora in profondità. La musica insegna, ti porta per mano, è una compagna perfetta lungo la strada, nel chiuso di una stanza, mentre si corre in un parco, in auto.
Questo articolo è anche frutto delle mie esperienze di ascolto musicale. I miei gusti sono vari, vanno dalla musica classica barocca e romantica fino alla new age, country, valzer viennesi, musiche celtiche, alla musica strumentale, alle canzoni d’autore.
Un certo tipo di musica, per esempio quella classica, non viene apprezzata da molti perché bisogna capirla e ascoltarla di più. L’orecchio va educato, è necessario che qualcuno ci introduca alle melodie che non conosciamo. Tra i tanti alfabeti educativi anche la musica richiede un apprendistato. E’ vero che basta aprire qualsiasi canale radiofonico e ascoltare tutto quello che più ci piace a pelle. Questo è un primo momento di avvicinamento. Invece la musicoterapia ha un ampio spettro di consumatori. Quanti cibi non abbiamo mai assaggiato e che poi dopo averne fatto esperienza passano l’esame del palato? Tanti. Un ascolto attivo, come nella comunicazione umana, permette una godibilità altrimenti trascurata.
Diversi sono gli approcci musicali, ascolto casuale e più istintivo, che ci piace immediatamente, un ascolto studiato, più ricercato e più profondo. Le tipologie di musica che affollano i mass media sono tante. Ogni tipo di musica andrebbe conosciuta meglio.
Non succede così anche per un olio su tela? Ci sono più letture, quella immediata e quella più profonda, che è data dalla conoscenza.
La musica per risuonare veramente nell’animo ha bisogno di essere ascoltata con attenzione.
Sin dai primi momenti della nascita, le melodie cantate dalla mamma al neonato ottengono buoni risultati, perché è l’unica comunicazione efficace che facilita il rilassamento e il sonno. Il linguaggio della musica è universale, non ha bisogno di un interprete linguistico.
La musica funziona come mediatore delle emozioni che rafforza la comunicazione affettiva. Ho distinto sette effetti che ha su di noi:
Effetto rilassante perché cambia l’umore del momento, favorendo una sensazione di calma. Penso alla musica new age e ai notturni di Chopin. Ognuno ha le sue preferenze. Se la musica deve essere utilizzata per un dato fine, allora bisogna sceglierla con cura, altrimenti può svolgere un effetto contrario, agitare anziché rilassare. Le mie preferenze non saranno le stesse degli altri. Per esempio per i neonati e la prima infanzia la musica sarà più pacata, più dolce e con un effetto rilassante.
Dà energia. Ad ognuno la sua musica, ognuno ha una sua sensibilità, per quanto mi riguarda, se ho bisogno di rafforzare la mia energia ascolto Čajkovskij autore dell’800 russo o Beethoven, altre persone possono trarre giovamento dalla musica leggera, dalla heavy metal ecc. E’ importante che l’effetto finale sia appunto più energizzante.
Ci distrae. La musica ci fa sognare, ci portare a pensare a fantasticare altri mondi, ci fa dimenticare le tensioni del momento. Io penso ad Antonio Vivaldi o a Schubert. La musica è una mia grande passione, la scelgo con cura, a secondo del momento che sto vivendo. La stessa melodia non può essere ascoltata in ogni momento.
Stimola la concentrazione. Navigando su You Tube è molto facile trovare musica che stimola la concentrazione ed aiuta nello studio. Mozart è l’autore più gettonato. Ci sono anche Haydn e Vivaldi. Comunque scegliamo qualsiasi musica purché si arrivi all’effetto voluto.
Musicoterapia. Il suono dunque per migliorare l’umore e gli stati emozionali di persone affette a vario titolo di patologie come la depressione o la demenza. Ecco che le potenzialità del suono sono usate per stimolare le risorse cognitive ed affettive. In gruppo oltre a migliorare la partecipazione ci si diverte di più. L’importanza della musica anche con l’obiettivo di fare prevenzione e come mezzo di comunicazione verso le persone disabili, con patologie come l’Alzheimer o malati oncologici. Il suono come strumento principale per entrare nella mente delle persone problematiche attraverso canali alternativi. Pensiamo alle persone con patologie che sono iperattive e poco gestibili se non facendo uso di farmaci. Ecco che la musica arriva in ogni Dove.
E’ una Cura per l’anima. Dai neonati ai ragazzi passando per gli adulti fino agli anziani. La musica mitiga lo stress e l’aggressività. Oltre all’ascolto attivo, il canto e l’apprendimento di uno strumento musicale diventa attività creativa e didattica. Il suono può condurre in altre dimensioni sfruttando le potenzialità individuali. Per gli anziani, soggetti anche loro a cambiamenti di umore, le varie sonorità aumentano il buon umore e l’autostima. Nel gruppo, all’interno di residenze per anziani o nel sabato sera, ecco che viene vissuto con un senso di appartenenza e di giovialità. Ciò apporta più distensione, più ilarità e la sensazione di maggior leggerezza; tutti aspetti che allontanano temporaneamente le difficoltà reali e spirituali. L’ascolto della musica stimola il cervello al rilascio di una maggiore quantità di dopamina, sostanza chimica che ci da la sensazione di maggior benessere. Così come quando si fa attività fisica. Gli scienziati della salute auspicano un maggior consumo di musica, sopratutto nella terza età.
E’ intrattenimento. Siamo oramai abituati al fatto che senza musica non c’è festa. Spopolano le musiche di sottofondo, in discoteca, nei piano bar, nei matrimoni, nelle feste di paese, la musica crea sempre una buona atmosfera. E’ coinvolgente verso i partecipanti, stimola a ballare, incoraggia a cantare. Anima qualsiasi evento a tal punto che penso che l’amore per la musica sia forse scritto nel DNA, talmente è radicato nelle persone.
La musica è un beneficio per la salute. Può creare relazioni tra persone che non si conoscono e migliora le relazioni alle persone con difficoltà. Essa è diventata un parente molto stretto a cui non se ne può più fare a meno. Magari tutte le dipendenze esistenti fossero sostituite dalla musica. Facciamoci sempre più di musica. Se hai difficoltà a migliorare le tue relazioni Contattami.