
Ma tu conosci tutte le tue risorse personali?
Non puoi dare il meglio di te stesso se non conosci le tue potenzialità, se non fai l’inventario delle tue risorse personali.
Il nostro grande patrimonio giace inesplorato, con tante qualità messe da parte. L’inventario è la prima e la più importante azione che dovremmo fare. Per esempio, i libri conservati casualmente in una libreria, in alcune scatole oppure in cantina, non possono essere né consultati né letti, a meno che non facciamo un inventario per avere un elenco completo. Come facciamo a sapere con esattezza se in quella libreria c’è un determinato libro?
E anche vero che i discorsi razionali spesso confliggono con le nostre abitudini, alcune per niente positive. In che modo? Penso alle nostre credenze limitanti, che abbiamo acquisito dall’ambiente, dalla famiglia e dalla scuola. Come ci hanno presentato questo nostro patrimonio di risorse? Spesso mostrandocelo non nel mod più corretto. Quanti di noi si sono convinti delle proprie modeste capacità, misurandole solo sul profitto scolastico? Cresciamo senza poter riconoscere i nostri talenti. Abituati ai doveri, abituati a sacrificare le migliori energie, per adeguarci ad una sorta di “normalità”, una sorta di scatola, stretta da tutti i lati. Pensiamo e viviamo con poco, oramai abituati al concetto che “siamo fatti così”. Non siamo dotati, anzi, vediamo persone carine che si considerano brutte, l’intelligenza considerata come un fattore secondario, le emozioni e le passioni come elementi trascurabili.
Prima di procedere a fare un inventario delle nostre risorse personali è necessario porsi qualche domanda, diventare più consapevoli che queste risorse esistono e che vanno prima di tutto scoperte e poi valorizzate. La Consapevolezza è lo strumento indispensabile che può cambiare, ribaltare, in modo costruttivo la nostra esistenza.
Se vogliamo renderci conto della necessità di lavorare sulle nostre potenzialità dobbiamo fare alcune osservazioni. Perché molti esseri umani sono insoddisfatti? Perché non ci sentiamo realizzati nel mondo del lavoro? Perché consideriamo sempre più i nostri limiti? I nostri sentimenti quali sono? Le lamentele in cui spesso cadiamo cosa descrivono? Affetti e grandi passioni dove si trovano? Per citare una massima buddista, ci sentiamo poveri ignorando che dentro di noi è racchiuso un tesoro, apparentemente invisibile, ma praticamente è sempre lì che aspetta di essere scoperto e quindi utilizzato. Ecco a questo punto il supporto indispensabile di un Life Coach, che ha come compito quello di aiutare le persone a raggiungere i loro migliori traguardi.
Il primo consiglio è riconoscere che si può migliorare. Fare un inventario presuppone che io debba fare un po’ di ordine dentro di me. Le mie qualità quali sono? Provo a porre qualche domanda tra qualche riga. Le caratteristiche naturali si possono allenare. Con le conoscenze acquisite ho la possibilità di comprendere meglio. Confrontarsi con gli altri, leggere più libri, sono momenti molto importanti per poter procedere a fare un elenco delle mie risorse. Non posso lavorare al buio. Ho bisogno almeno di un po’ di luce per esplorare tutto ciò che sta intorno. Riconoscere una capacità, un talento, una qualità, non significa poter utilizzarla subito, ma sono già a buon punto. Capire la mia passione per lo sport non vuol dire essere all’altezza di gareggiare. Ci deve servire fondamentalmente per lavorare e per allenare tutte le risorse.
Per costruire l’inventario delle tue risorse personali, prova a rispondere a questi quesiti:
1 Cosa apprezzi di te?
2 Cosa ti viene più naturale fare?
3 Nelle relazioni con gli altri come te la cavi?
4 Cosa vorresti migliorare?
5 La tua leggerezza quanto pesa?
6 Il tuo senso di humor a che punto è?
7 Cosa apprezzano gli altri di te?
8 Quando finisci a terra dopo quanto tempo ti rialzi?
9 Cosa non apprezzi di te?
10 Cosa sei disponibile a fare per migliorare?
Queste domande sono utili per focalizzarti sulla conoscenza di te e del lavoro da fare. Non si può lavorare dentro un cantiere se non lo si conosce. Dopo un attento lavoro i risultati arrivano. Vengono premiate la curiosità, la perseveranza, l’ottimismo, la speranza, che sono cruciali per continuare a lavorare su sé stessi.
Seligman, uno dei principali inventori della psicologia positiva, descrive 24 potenzialità. Contrariamente agli altri psicologi che si focalizzavano sui deficit e sulle patologie delle persone, lui ha cambiato l’approccio alla psicologia. E’ diventata psicologia positiva, una nuova disciplina, che parla del miglioramento umano attraverso l’allenamento. E’ molto importante occuparsi della scoperta delle nostre potenzialità che non sempre conosciamo. Noi siamo in grado di tirare fuori e allenare queste potenzialità, in prima persona o rivolgendoci ad un life Coach, il quale supporterà la persona in questo Cambiamento. Colui il quale vuole migliorare ed avere di più dalla vita non ha più alibi, può iniziare a lavorare da subito.
Ecco le potenzialità definite da Martin Seligman: Curiosità, Amore per il sapere, Capacità Critiche, Ingegnosità, Intelligenza Sociale ed Emotiva, Lungimiranza, Valore ed Audacia, Perseveranza, Industriosità, Integrità e Onestà, Capacità di Amare e di lasciarsi amare, Senso Civico e del Dovere, Imparzialità ed Equità, Leadership, Autocontrollo, Prudenza e Cautela, Umiltà e Modestia, Capacità di apprezzare bellezza ed eccellenza, Gratitudine, Speranza e Ottimismo, Spiritualità e Religiosità, Capacità di Perdonare, Allegria e Umorismo, Vitalità ed Entusiasmo.
Concludendo, per prendere le decisioni più difficili, per costruire il Futuro che vuoi, per scoprire il tuo pilota automatico, che lavora quasi sempre allo stesso modo, incomincia a fare l’inventario delle tue risorse personali. Poco alla volta prenderà forma una Persona Nuova che saprà valorizzare di più Sé stesso e gli altri. Contattami per cominciare il tuo percorso di crescita personale e migliorare la tua autostima www.pasqualepuccio.it