
La parola stress per come la conosciamo oggi entra nel nostro vocabolario nel 1936.
Fu il neuroendocrinologo Hans Selye che estese la parola stress anche agli organismi animali. Prima era usata solo in ambito della scienza delle costruzioni, dove i materiali venivano sollecitati con forza. Questo scienziato scoprì che animali da laboratorio sottoposti a stimoli particolari arrivavano ad avere una ipertrofia di alcune ghiandole che producono gli ormoni come il cortisolo, un ormone simbolo dello stress.
Ritornando alla nostra realtà quotidiana, vediamo che il nostro Corpo e la Mente ad ogni momento sono sottoposti ad sollecitazioni esterne di varia natura. Lo stress è la capacità dell’organismo di adattarsi a nuovi eventi esterni, al fine di ristabilire un nuovo punto di equilibrio, sia a livello fisiologico che psicologico.
I nostro corpo cerca sempre un nuovo adattamento. Questa strategia è il sistema più congeniale, di cui la natura ci ha dotato, per reagire immediatamente ai cambiamenti esterni, fenomeni atmosferici, naturali o come a quelli di difesa da animali predatori, pensiamo agli uomini primitivi. Il cervello più antico convive con le parti di più recente formazione. Pensiamo ai processi biochimici che il corpo mette in circolo quando facciamo attività sportiva o quando un tempo si correva per difendersi da animali predatori. Ecco l’attivazione dell’ipotalamo, delle ghiandole surrenali, con produzione di ormoni, in cui il corpo risponde velocemente all’istinto di conservazione.
Questo stress di autodifesa di un organismo da eventi esterni è considerato naturale. Non è più tale se questi eventi non sono più esterni, ma diventano manifestazioni di disagio interiore che possono diventare ricorrenti. Un esempio è il cortisolo, un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, simbolo dello stress. Nei momenti di maggior tensione determina l’aumento di glicemia e grassi nel sangue, mettendo a disposizione l’energia di cui il corpo ha bisogno assieme all’adrenalina, per correre e/o difendersi.
Alla definizione naturale dello stress di cui abbiamo accennato, si affianca quella meno naturale, provocata dallo stress legato a eventi del mondo contemporaneo. Sono gli eventi di natura psicologica, di reazione, non più legati alla difesa da animali predatori bensì alla concorrenza spietata, al rapporto con il capo, con i colleghi, con l’altro sesso, con la famiglia e con il correre continuo. Situazioni che il cervello vive lo stesso come minaccia, esterna e/o interna.
Dopo questi brevi cenni, vediamo cosa possiamo fare per affrontare lo stress cosiddetto interno, seguendo questi 9 punti.
1. La Consapevolezza è uno tra i più grandi strumenti che gli esseri umani hanno, coincide con la conoscenza di sé stessi. E’ un processo in continua evoluzione, dove si vive il momento presente, momento tra i più importanti. Non sempre siamo focalizzati su qualcosa, se ci alleniamo a vivere questo momento, cambiano tante cose intorno a noi. Ci rendiamo conto di quello che facciamo, niente è più automatico. Ci alleniamo alla consapevolezza quando mangiamo, quando siamo tristi, quando siamo stressati e così via. Se ci rendiamo conto di vivere sotto pressione, sotto tensione, la Consapevolezza ci aiuta salvandoci. Se vogliamo migliorare, se vogliamo cambiare, se non siamo soddisfatti, possiamo capirne il significato e conoscere come poterne uscire.
2. Ascolta più musica e le tue potenzialità incominceranno a prendere forma. Siamo in grado di realizzare intorno a noi un ambiente sereno e positivo. Più produttivo e rilassante perché migliora il nostro umore e stimola la capacità di sciogliere le tensioni. Scegliamo la musica più produttiva per noi, che favorisca il buon umore, dovuto al rilascio di ormoni del benessere. La musica migliora la concentrazione ma anche lo svago, il sogno e la creatività. Crea benessere e desiderio di nuove cose. Diventa uno strumento potente che attenua lo stress.
3. Cammina e muoviti nella natura apporta numerosi benefici effetti sul corpo e sulla mente. Un momento dove decidiamo di rilassare il corpo e sgombrare la mente. Se ci troviamo in mezzo al verde o dentro un bosco, possiamo utilizzare la tecnica del respiro per apportare più energia e maggior piacere. Si può camminare adagio o con passo più spedito. Secondo uno studio condotto dal Dr. Chuck Hillman della University of Illinois dimostra chiaramente come l’esercizio abbia un buon effetto sull’attività del cervello.
4. Organizza le tue giornate e diventerai più produttivo e più soddisfatto. Sono tante le persone che sottovalutano un modo di organizzarsi, non solo al lavoro, ma soprattutto per sé stessi. Con qualche sforzo iniziale, si possono fare tantissime cose, e giorno dopo giorno diventiamo più motivati. Scrivere e fissare su una lavagnetta o su un post-it i propri obiettivi arricchisce e gratifica.
5. Giocare sotto le lenzuola genera benessere. Fare sesso è gratificante e contribuisce al rilassamento. Ritrovare l’energia perduta, ritrovare le fantasie ed la voglia del giocare ritempra. Niente è scontato e automatico. La sessualità diventa un momento di reciproca conoscenza, di complicità e di confidenza. Ripensare ad una gestualità innovativa e più creativa. Ritroviamo l’antico calore umano.
6. Cerca di dormire sufficientemente. Alcuni sono oramai abituati a dormire poco. Il sonno aiuta il cervello ad assimilare le nuove informazioni ed a eliminare le scorie. Chiunque abbia riposato bene e fatto un bel sonno può affermare una migliore concentrazione, una migliore sensazione di benessere. Ppossono aiutare le tecniche auto ipnotiche, la concentrazione sul respiro, il training autogeno.
7. Mindfulness La meditazione è uno dei modi più efficaci per fare una pausa e vedere ciò che ci stressa da una prospettiva diversa. Praticare la meditazione è un altro modo per mantenere la messa a fuoco sull’obiettivo. Migliora la salute mentale e fisica, riducendo lo stress. La costanza fa la differenza. Concentrarsi sul respiro contribuisce al rilassamento e alla diminuzione dei battiti cardiaci. Meditate gente, arricchirà la vostra vita.
8 Lasciati andare! A volte abbiamo solo il bisogno di sfogarci, di parlare con qualcuno o di confidarci con un amico. Parlare contribuisce a scaricare la tensione. Aspettative e speranze possono arrivare ad un punto cieco. Confrontarsi, parlare, alleggerisce il peso che portiamo. Trattenere non è di nessuna utilità, temiamo il giudizio degli altri. Troviamo subito la persona con cui comunicare. Ho sperimentato che tutte le volte che ci si confida anche l’altra persona poi è portata a fare lo stesso.
9 Massaggi, nuoto e sauna completano questi momenti di gestione consapevole dello stress. Conducono ad una sensazione di leggerezza e di svuotamento della tensione accumulata. Se ne siamo coscienti scegliamo queste tecniche e lo stress si scioglie.
Questi punti che ho elencato contribuiscono in vario modo alla manutenzione del nostro corpo. Dall’interno, attraverso la riflessione e dall’esterno attraverso il moto noi mettiamo ko lo stress. Se hai difficoltà a gestire lo stress contattami!