
Vedere con occhi diversi fa bene. E’ un mezzo potente per diventare più consapevoli del nostro mondo.
I nostri sensi sono il principale mezzo con cui ci relazioniamo con il mondo. Senza di essi il mondo sarebbe un sogno.
Quello che percepiamo è filtrato dai nostri organi di senso. Per noi il mondo è quello che vediamo, annusiamo, assaporiamo, tocchiamo e ascoltiamo.
Guardare con occhi diversi fa bene, però dobbiamo prima di tutto partire dai condizionamenti e dalle abitudini di ognuno di noi. Le idee religiose e politiche non possono influenzarci? Che ne pensi?
Siamo convinti che tutto sia oggettivo, che tutto ciò che il mondo dei sensi ci comunica sia percepito da tutti allo stesso modo.
In realtà non è così.
Tutto ciò che sentiamo, sia come ricordo che come sensazione del momento, è un modo di sentire personale. Si può guardare senza vedere, annusare qualcosa ed essere condizionati da tutto quello che abbiamo interiorizzato del passato.
I sapori, anch’essi, seguono lo stesso percorso degli altri sensi. Quello che piace a noi può non piacere agli altri, toccare è un’altra sensazione che cambia a seconda dell’oggetto. Toccare la persona amata ci procura delle importanti emozioni, mentre è diverso se la persona non è di nostro gradimento oppure se un animale con cui entriamo in contatto ci ha procurato paura in passato.
L’ascolto è legato al piacere ma anche alla distrazione oppure al disgusto e via discorrendo.
Il compito non è facile, vista la complessità della materia. Avvicinarci alla comprensione di questo fenomeno, senza pregiudizi, apporta cose nuove. Per migliorare un aspetto bisogna conoscerlo; capire cosa e come succede nella nostra mente è molto importante.
Possiamo avere a volte una deformata visione della realtà, per esempio l’ansia che altera la nostra percezione.
Quando ci imbattiamo in un animale da compagnia cosa scatta dentro di noi? Tenerezza, rifiuto, indifferenza o senso di disagio.
Una signora carina o un signore attraente cosa ci procura? Noncuranza in seguito ad un litigio precedente? Attenzione? Attrazione? Desiderio di attaccare bottone?
La disistima verso sé stessi è la chiave di volta di parecchie indecisioni, “quella donna non fa per me perchè è troppo carina”, quell’uomo sex diventa un sogno e basta.
Le percezioni del mondo possono essere falsate anche dall’attaccamento, ma anche dall’ira e/o dall’ignoranza.
Questi tre concetti di derivazione buddista, spesso limitano le nostre azioni. Saper guardare con occhi diversi è indispensabile se vogliamo impadronirci in un certo qual modo dei nostri sensi.
Quante volte si scambia per oggettivo un evento che può essere attaccamento a qualcosa?
La collera è quel sentimento che offusca una gran parte di quello che stiamo vivendo. Come quella persona che lamenta un mal di testa, è tutto quello che succede intorno è secondario. L’ira è quel corto circuito improvviso dell’animo, in cui non riconosciamo, in quel momento, le ragioni dell’altro oppure la nostra reazione è esagerata di fronte ad un evento.
E’ necessario prendere coscienza è limitare i danni. Quando si è adirati non si ha un distacco non solo da quello che succede agli altri, ma soprattutto a noi stessi. La permalosità non nasce da un eccesso si sensibilità per cui si vedono avversari/nemici che invece non lo sono?
Saper vedere con occhi diversi fa bene anche se non è semplice. Crescere e maturare è un bisogno di tutti, una guida formidabile, anche se molti non raccolgono la sfida.
Essere subordinati a tutte le sensazioni è un limite alla propria Realizzazione. L’Autostima è fortemente condizionata perché non sentendoci liberi, ci facciamo condizionare dagli altri. I nostri talenti, paradossalmente, non sono importanti, è importante convivere con una visione angusta e quasi bellicosa, dove ogni giorno è più importante cosa succede intorno piuttosto che procurarci benessere interiore.
Ho pensato ad alcune fasi che possono favorire maggior consapevolezza, che possono allenare i nostri sensi, per poter diventare più liberi.
1 Gli attaccamenti. Gli attaccamenti fanno parte di noi, sono connaturati. Così come non tutti gli alimenti sono necessari, non tutti gli attaccamenti ci procurano Benessere. Osservarli con una lente di ingrandimento sarebbe molto interessante. Potremmo attenuarne gli effetti, ma nella nostra cultura e nella nostra sensibilità gli attaccamenti sono radicati. Esserne coscienti, lavorare su tutti quelli che ci creano squilibrio è la nostra arma segreta. Governati con buon senso ci eviterebbero problemi e sofferenze, influenzando le normali attività. Valutiamo gli attaccamenti affettivi con più attenzione, soffermandoci in quello verso i genitori e verso i figli? I legami affettivi sono da maneggiare con cura. Attaccamento al denaro, al successo, al sesso. Quando non si riesce a star lontano da qualcosa, diventa dipendenza. Il lavoro, la carriera, rapporti sentimentali che possono diventare poco salutari.
2 L’ignoranza è un termine dai mille volti, dalle tante definizioni. L’espressione, “sei ignorante” può scatenare un finimondo. Noi intendiamo in questo contesto il significato di “ignorare, di non conoscere un avvenimento”. In questa definizione possiamo essere tutti ignoranti su alcuni aspetti, possiamo conoscere alcuni avvenimenti ed ignorarne altri. Qui ci stiamo occupando di “guardare le cose con occhi diversi” di riuscire ad essere maggiormente consapevoli per conoscere di più e meglio. Spesso ignoriamo cosa ci fa star male, quali possono essere i nostri talenti, cosa ci ferisce ecc.
3 Il veleno quotidiano è sempre in agguato. Cosa possiamo fare per trasformarlo? Se vogliamo possiamo farlo. Consapevolmente, guardando con gli occhi della mente, ci rendiamo presto conto che nessun fatto presente è neutro. Attingi alla tua storia e rispondi in base a tutto quello che hai conservato emotivamente. Ne è il fatto che ad ogni evento potresti reagire in tanti modi diversi. Se scegli, tra i tanti, sempre i soliti, il risultato non può che essere sempre lo stesso. Sforziamoci di guardare in modo diverso dal solito. “Quella mia risposta, in quel conflitto, era necessaria? Ho esagerato? Potevo starmene in silenzio”? Quando il veleno è in tutta la sua evidenza come posso trasformarlo in benessere? Cosa mi può insegnare questa situazione? Quali opportunità di crescita ho davanti? Le domande possono contribuire al nostro benessere. Dipende sempre da noi. Un Life Coach rappresenta in questi casi, un altro punto di vista, un feed-back importante.
4 Risalire la china è l’atteggiamento più sano per tagliare il traguardo da vincitori. “Guardare le cose con occhi diversi” ti rende più saggio e più intraprendente verso di te e verso gli altri. Quando ci guardano la responsabilità e l’ottimismo stimolano le migliori risorse. Risalire la china dopo essere caduti, stimola lo sviluppo delle potenzialità. Queste sono il miglior risultato del nostro investimento. Chi investe si troverà un Tesoro. La nostra firma sulle azioni consapevoli diventeranno il miglior biglietto da visita.
5 Il benessere è una necessità. Senza benessere non si può vivere; è il passe-partout per aprire o chiudere le emozioni, i progetti, la realizzazione. Chi sta bene, sorride di più, ha un atteggiamento più ottimista, sa affrontare le situazioni con più efficacia. La persona ottimista non si spaventa facilmente, non rinuncia, ha coraggio ed è intraprendente. Il suo sistema immunitario funziona meglio ed è più flessibile, si adatta e trova sempre più soluzioni ad ogni problema.
Infine, vedere con occhi diversi fa bene, è la strada migliore per capire e per procedere senza subire le influenze dell’ambiente. Le nostre capacità saranno più stimolate, allenate, per poter esprimere la migliore Essenza. Se hai delle difficoltà, Contattami per cominciare il tuo percorso di crescita personale e migliorare così la tua Autostima www.pasqualepuccio.it